MONOPOLI - Olivi infetti dalla xylella e i ritardi nel rilevare il batterio
Il ritrovamento di svariati olivi infetti da xylella in agro di Monopoli, adiacenti alla zona indenne, dimostra ancora una volta i ritardi e le inefficienze della Regione Puglia.
Come già specificato in precedenti interventi, Copagri ritiene l’operato dell’Assessorato assolutamente inadeguato rispetto alle esigenze di un’efficace lotta al batterio, come anche sottolineato da più addetti ai lavori.
Se è certamente positivo un immediato intervento di svellimento delle piante in questione e l’accertamento della presenza o meno di altre piante infette in zona , non possono passare sotto silenzio i gravi ritardi nel praticare tecniche di rilevamento adeguate all’identificazione precoce dell’infezione e azioni efficaci di contenimento del vettore, unici modi per avere qualche possibilità di fermare il batterio dichiara il presidente Tommaso Battista, né ci si può lamentare , a sette anni dal rinvenimento del batterio , dell’assenza di uno studio epidemiologico – di stretta competenza regionale – che riesca a spiegarne l’avanzamento del batterio.
Da molto tempo ormai si è acclarato come l’identificazione di piante asintomatiche costituisca un’efficace operazione per cercare la xylella nelle piantagioni di olivo e prevenirne diffusione. Nonostante ciò si continua a inseguire il batterio con prelievi di campioni sulle piante malate.
L’episodio di Monopoli ne è un’ulteriore riprova , in quanto, come avvenuto a Locorotondo, le maglie su cui vegetano piante malate erano già state ispezionate nei precedenti monitoraggi senza trovare traccia dei sintomi oggi presenti.
Allo stesso modo si è continuato ad utilizzare per la sua scarsa affidabilità il test Elisa, nonostante che già da 2 anni fosse stato fortemente consigliato il suo abbandono da parte dei tecnici e il sopravvenuto divieto decretato dal recente regolamento comunitario in materia di lotta alla xylella che prevede le analisi molecolari considerate più efficaci e più attendibili.
Per questi ed altri motivi non si può rimanere sorpresi più di tanto dal ritrovamento di questo focolaio.
Se non si interviene immediatamente in maniera radicale è facile prevedere che nel prossimo futuro situazioni come questa non faranno che ripetersi, così come le inutili proteste e polemiche.